Chi sono i tutor di Corner4? Che personalità hanno e com’erano da studenti? In queste interviste li abbiamo un po’ paparazzati per voi.
Oggi è il turno di Annastella! Buona lettura 🙂
Ciao Annastella, presentati in breve!
Ciaooo! Sono Annastella e sono una nuova tutor di Corner4. Sono una persona solare e positiva.
Cosa insegni a Corner4?
Insegno: diritto, economia, inglese e materie umanistiche.
Cosa ti ha spinto a fare questo lavoro?
Quando andavo a scuola, mi è capitato di avere delle difficoltà e le volte in cui ho avuto la fortuna di fare ripetizioni mi sono sentita capita e capace, perché grazie ad un aiuto esterno riuscivo poi a migliorare. In più, nell’estate dei miei 17 anni, ho fatto da babysitter a due fratellini e tra le tante cose dovevano fare i compiti delle vacanze e mi sono resa conto che mi piaceva un sacco poterli aiutare a risolvere i loro esercizi. Da quel momento ho sempre dato ripetizioni private, come lavoro durante l’università e come secondo lavoro mentre facevo la pratica di avvocato o quando ho lavorato come store manager in un negozio. Aiutare i ragazzi mi piace un sacco e vederli “uscire” dalle loro difficoltà e avere successo mi fa sentire realizzata.
Cosa fai oltre al lavoro di tutor? Quali sono i tuoi hobby?
Adoro dipingere o meglio colorare (non sono bravissima nel disegno, ma amo dare vita alle immagini attraverso i colori). Amo i gatti, ho avuto una gatta per più di 21 anni e spero di potermi prendere un gattino al più presto. Da ultimo, so che non si dovrebbe dire e da tutor ancora meno, ma io adoro Dormire! 🙂
Qualche domanda per conoscerti meglio: qual è il tuo cibo preferito? E il viaggio dei tuoi sogni?
Sono una “buona forchetta”! Dove c’è cibo ci sono anch’io…! Mi piace molto mangiare e anche cucinare, mi diletto soprattutto nei dolci, ma se vuoi prendermi per la gola, sono un’italiana media…quindi: Pizza…per tutta la vita..ahah!
Il mio viaggio dei sogni è quello di nozze che, causa pandemia non sono riuscita a fare, ed è in Giappone, anche se, ammetto, in Sud Africa a vedere gli animali non mi dispiacerebbe.
La tua playlist musicale da concentrazione?
Amo tutta la musica, dalla classica alla pop, al jazz, dance, commerciale e chi più ne ha più ne metta; ma se devo concentrarmi apro Spotify e ascolto la playlist “Lavorare da casa” o “Workout” a seconda di cosa devo fare, in alternativa tutta la musica inglese perché mi carica senza distrarmi.
E invece la tua playlist da festa?
Musica dance/commerciale e/o revival.
Serie Netflix preferita?
Sono una divoratrice di serie Netflix, Disney+ e Prime, ma le uniche che riguarderei all’infinito sono: “Suits” (perché avrei voluto essere un avvocato come loro) e “La Regina del Sud” (perché amo le storie sul narcotraffico, ma adoro ancora di più quelle in cui sono protagoniste le donne – Girl power!).
Qual è il tuo approccio all’insegnamento?
Cerco di essere molto analitica nei ragionamenti, puntuale nel mettere in luce i concetti essenziali, disponibile nell’ascoltare le esigenze degli studenti. Penso poi che l’empatia sia fondamentale quando si insegna a qualcuno, perché non c’è come immedesimarsi negli altri per capirne problematiche, difficoltà e, conseguentemente, trovare il modo giusto per affrontarle e risolverle, perché siamo tutti diversi e ognuno ha i suoi tempi.
Perché è importante studiare le materie che insegni?
Diritto: perché se conosci la legge sai come usarla! Più si sa di diritto più è facile affrontare la quotidianità che è fatta di Diritti e Doveri. Se si sa di legge ci si può difende da chi cerca di ingannarci e allo stesso tempo si può avere vantaggi quando la si sa usare bene 😉
Economia: perché la nostra vita è fatta di economia! Basti pensare a quando facciamo la spesa o usciamo con gli amici o facciamo shopping o compriamo una bicicletta nuova o aggiustiamo il rubinetto della cucina o accettiamo un nuovo lavoro o ci apriamo un’attività tutta nostra o investiamo dei soldi in borsa. Senza l’economia nulla funzionerebbe.
Inglese: perché dicono che sia la lingua internazionale, ma anche se così non fosse è quella più studiata e che permette a due persone che parlano lingue diverse di capirsi usandone una neutra.
Materie umanistiche: perché sono meravigliose, perché ti permettono di capire che siamo fatti di sentimenti (pensiamo alla letteratura italiana), di pensieri (pensiamo alla filosofia), di arte (pensiamo alla letteratura greca e latina o alla storia dell’arte) e di passione e potere (pensiamo alla storia fatta di guerre e conquiste).
Racconta com’eri da studente!
Alle elementari, purtroppo, sono stata sfortunata perché ero leggermente dislessica e la mia maestra lo disse a mia madre solo in quinta elementare a qualche mese dagli esami. Per rimediare a quel problema fui costretta a diverse umiliazioni in classe di lettura a voce alta o cassette registrate che venivano poi fatte ascoltare davanti a tutti con tanto di ludibrio pubblico, continui temi di italiano con brutti voti e fu detto ai miei genitori che era meglio se lasciavo la scuola. Alle medie, invece, ho avuto un’insegnante di italiano bravissima, appassionata dei suoi alunni, che ci fece “sputare sangue” (analisi logica e grammaticale come se piovesse, temi su temi su temi), ma che tutt’ora, quando mi incontra, mi ricorda che io sono “una bellissima penna”, che scrivo divinamente e che avrei dovuto fare la scrittrice nella mia vita.
Devo dire che queste due esperienze mi sono servite per capire che insegnante voglio essere, ma soprattutto per imparare che se uno ha un problema non va deriso o denigrato, ma va invece capito e aiutato.
In chiusura all’intervista, approfittane per dire qualcosa ai tuoi studenti 🙂
Studiate, Imparate, Ricordate perché, come mi dice sempre il mio papà, “vi potranno portare via la casa, i soldi, la salute, gli affetti, ma quello che mettete nella vostra testa, quello, non ve lo potrà portare via nessuno!”
Grazie Annastella 🙂