Come lavoriamo sul metodo di studio in Corner4
Il metodo di studio è un aspetto soggettivo, frutto di una ricerca, di tentativi e fallimenti e non deve essere mai meramente copiato da quello usato dal genitore o dal compagno di classe.
Ma come è possibile trovare il proprio metodo di studio?
In Corner4 cerchiamo innanzitutto di capire insieme allo studente quale possa essere il metodo di studio più efficace per lui, partendo dall’ascolto e dal dialogo.
Quale metodo di studio ha usato fino ad oggi? Si è rivelato efficace? Ha ottenuto i risultati sperati?
Molti studenti sono restii a cambiare approccio allo studio perché lo ritengono noioso o al contrario sono convinti che il loro metodo di studio vada già bene così.
Porre delle domande che permetta loro di ragionare sull’effettiva validità degli strumenti usati può generare una prima consapevolezza sull’ efficacia delle strategie, o non strategie, usate.
In Corner4 lavoriamo sul metodo di studio durante le ore di ripetizioni ed è quindi importante ricordare che ogni materia può prevedere metodi diversi. Proprio perché si tratta di metodo “calato” all’interno di una lezione, emergerà fin da subito il ruolo che riveste l’organizzazione del materiale: non avere un quaderno, usare dei fogli volanti, prendere appunti in maniera disordinata e non avere cura dei propri materiali, rende lo studio caotico e spesso complicato.
Lavorare sull’organizzazione permette di fare alcuni ragionamenti e interventi anche sulla pianificazione dello studio, suddividendo lo studio in più parti, evitando lo studio matto e disperatissimo dell’ultimo giorno, impostando orari in cui dedicarsi allo studio e definendo i momenti di pausa.
La concentrazione, come è noto, inizia a diminuire dopo 40/45 minuti ed è quindi importante non sprecare energie rimanendo sui libri anche quando la mente è ormai altrove.
Programmare delle pause e rispettarle rende lo studio efficace e meno noioso.
Dare precedenza agli argomenti più complessi o lunghi può essere una scelta vincente visto che a inizio lezione si è più freschi e concentrati, in questo modo sarà più stimolante approdare a ciò che ci viene meglio o ci interessa di più quando le batterie sono più scariche.
A questo punto è importante ricordare che studiare solo a memoria non sempre garantisce risultati ottimali, può funzionare quando ad esempio dobbiamo memorizzare delle date ma non può essere l’unica strategia utilizzata. Affidarci alla mera memorizzazione può rivelarsi una pessima idea, invece se durante lo studio abbiamo usato la logica, i collegamenti o i colori (!) questi potranno venire sempre in nostro soccorso.
Alcune delle strategie utili all’apprendimento possono essere la creazione di mappe concettuali o schemi, la stesura di riassunti, l’utilizzo di post it, le sottolineature nei libri e negli appunti.
Va detto che nessuna di queste strategie è infallibile e soprattutto nessuna funziona in ogni ambito e campo.
Per esempio i post it possono essere efficaci per prendere nota delle parole chiave o delle formule, mentre il riassunto può essere la scelta giusta qualora si dovesse imparare un testo da esporre oralmente, in questo caso sarà fondamentale ripetere a voce alta successivamente alla stesura del testo, provando a non ripetere in maniera meccanica ma fluida e spontanea.
Se si devono studiare 50 pagine di storia per la verifica scritta del giorno dopo (sarebbe meglio evitare di trovarsi in questa situazione) non si può pensare di riassumere tutte e 50 le pagine, si tratterebbe di uno sforzo inutile, migliore in tal caso sarebbe focalizzarsi sui contenuti, cercando di prendere appunti degli eventi più importanti attraverso delle mappe o degli schemi.
Infine, è utile ricordare che in Corner4 lasciamo ampio spazio all’autonomia, al provare a fare da soli, a studiare in modo indipendente sapendo però di poter sempre contare sul tutor competente che si trova nell’aula. Secondo Maria Montessori, la famosa pedagogista e educatrice, il bambino deve agire da solo per poter apprendere al meglio e possiamo affermare che anche per il metodo di studio la dinamica è la stessa, il tutor aiuta lo studente a trovare la strada più giusta per lui, ma spetta sempre allo studente l’ultima parola.